Lev Nikolajeviç Tolstoj fu scrittore, romanziere, esteta, drammaturgo e filosofo. Discendente della nobile famiglia dei Tolstoj. È l'autore delle opere: Anna Karenina, Guerra e Pace, Hadji Murad, Felicità familiare, Albert, Tre morti, Il sogno ecc.
La sua famiglia nota per la sua aristocrazia ebbe legami di sangue con le più nobili famiglie russe. Alexander Pushkin era suo cugino di terzo grado. Aveva due fratelli e una sorella. La madre morì quando lui aveva sei anni. Fin da bambino imparò il francese e il tedesco. Essendo il perno di una nobile famiglia, fin dall'età di diciannove anni ereditò un enorme patrimonio economico.
Nel 1844 studiò legge e lingue orientali presso l'Università di Kazan. Non essendosi mai appassionato a queste materie decise di abbandonare gli studi . Tornò nella città natale nel 1849, dove lo attese la servitù. Non amò mai la vita aristocratica e ciò lo annotò anche nel suo diario del 1847.
Il suo primo lavoro fu la traduzione di "Un viaggio sentimentale in Francia e Italia". Nel 1851-1856 partecipò alla guerre russo-turca, svolse il suo incarico militare nella regione del Caucaso. Ispirandosi al "selvaggio mondo" caucasico scrisse "I Cosacchi", "Hadji Murad" e altre opere minori.
Nel 1863 si butto a capo fitto in quello che sarebbe stato uno dei suoi più grandi capolavori "Guerra e pace" che concluse definitivamente nel 1868. Nel 1873 inizio a scrivere i primi appunti di un'altra perla della letteratura russa "Anna Karenina" impiegò tre anni per scrivere quest'opera che concluse nel 1876. E' precisamente in questo periodo letterario che gli morirono tre dei suo figli. Dopo un blocco letterario della durata di vent'anni, iniziò ad avvicinarsi e ad interessarsi a temi come la fede, la religione, la morte e scrisse le opere: "Che cosa è la morte?", "Manifesto della morte", ecc.
Il lettore più attento e appassionato alle sue opere in lingua originale o tradotte ha familiarità con il tagliente pensiero e la sofisticata scrittura di Lev Tolstoj Nikolajeviç, per le sue idee filosofiche, i trattati che riflettono i suoi pensieri su Dio, il Creatore di tutte le creature, lo spirito, l'amore, il senso della vita, molto poco conosciute al vasto pubblico, la critica sociale e spirituale, tutto ciò è parte della sua creatività.
Dal 1870 si nota come dedichi maggiore attenzione ai temi della morte, del peccato, del pentimento e della rinascita morale. Nel 1899, termina la scrittura dell'opera "Resurrezione" (i russi chiamano col medesimo nome anche il giorno festivo della settimana, la Domenica).
Credo che la sua frase: "Se l'uomo avesse avuto il diritto di scegliere, anche fosse stato un peroslav (cristiano), senza alcun dubbio e indecisione avrebbe accettato l'Islam, l'esistenza di Allah e Muhammed(la pace e la benedizione su di lui) come suo messaggero", fungono come messaggio e specchio delle sua conoscenza che può contenere per intero la sua opera tradotta in diverse lingue del mondo.
Proprio a causa di questa sua affermazione fu maledetto e scomunicato dalla chiesa. Gli amici, i parenti e i sui famigliari presero le distanze da lui e lo abbandonarono.
Nel periodo più oscuro dell'ideologia comunista in cui la realtà fu più che amara in Europa, il genio della letteratura russa sfruttò l'apogeo della sua carriera letteraria per risvegliare le coscienze e incitare tutte le masse a prendere atto della loro miserabile situazione socio-economica. Proprio in questo periodo pubblicò il suo ultimo capolavoro letterario "Il Profeta Muhammad".
In questa raccolta di hadith(detti, racconti) del profeta, e di celebrazione dei valori e dei principi islamici, possiamo dire senza esagerare che Tolstoj ha presentato al popolo russo la fede, la cultura e la filosofia islamica.
Prova della manifestazione e testimonianza di fede di Tolstoj è la sua corrispondenza con Yelena Vekilova, moglie di un generale russo, dove egli mostra la sua opinione circa l'Islam e il Profeta: "Muhammad dimostra la sua superiorità rispetto ai cristiani. Lui non pretende di essere venerato come un dio o di essere considerato un suo pari. Per i musulmani non vi è altro dio all'infuori di Allah e Muhammad non è altri che un Suo profeta. In tutto ciò non vi è nulla di misterioso o di incomprensibile". Con questo il grande intellettuale russo vuole portare all'attenzione della signora Vekilova le credenze vane nelle altre religioni.
Anche altre personalità di spicco del mondo accademico e intellettuale hanno portato all'attenzione di tutti la fede di Tolstoj.
Valeria Porahova, traduttrice del Corano con commento in lingua russa, ha parlato più volte nei media dell'Islam. Secondo lei, Tolstoj ha accettato l'Islam e ha voluto essere sepolto come un musulmano. Una prova che può confermare questa tesi è il fatto che nella sua tomba non vi è la presenza della croce.
Il dottore Dusan G. Makovitski di origini slovacche medico e amico dello scrittore, ha scritto un romanzo in quatro volumi che ha riscosso un'enorme successo: "A fianco di Tolstoj dal 1904 al 1910".
Il dottore Makovitski mostra come Lev Tolstoj nelle sue conversazioni con gli amici Mikhail Vasiljevic, Sophia Andrejevna ecc., ripeteva spesso di come "l'Islam si ponga al di sopra del cristianesimo e in tutto ciò non vi è nulla da nascondere."
I servizi segreti russi (KGB, ora FSB), tenendo conto della forte influenza di Tolstoj sul popolo hanno da sempre cercato di nascondere le prove dell'impegno e della fede islamica di Tolstoj, fu per questo che non diedero il diritto di pubblicazione del suo ultimo libro "Il Profeta Muhammad".
Questo libro fu pubblicato e stampato dalla casa editrice Posrednik nel 1909, ci sono voluti più di 70 anni affinché questo libro venisse nuovamente pubblicato e giungesse all'attenzione dei lettori russi e del resto del mondo.
Quando una delle riviste più lette dell'Azerbaigian chiese il permesso di pubblicare i manoscritti di Tolstoj, l'ufficio responsabile per la censura del paese non diede il permesso per tale tipo di pubblicazione. Dopo tante vicesitudini e un susseguirsi di ricorsi la questione arrivò fino agli uffici di Mosca, capitale della federazione Russa, lo stato laico diede il permesso per la stampa dell' opera. L'unica causa del prolungamento della pubblicazione fu un quesito che la Russia e tutto l'occidente si posero: come può il grande Tolstoj aver un giudizio di così elevato apprezzamento per l'Islam?
E 'noto che non vi è alcuna necessità di dimostrare che le persone con una profonda conoscenza possono più facilmente trovare Dio e che presso di Lui loro hanno una posizione di prestigio. A tal proposito citiamo dei versi sacri: "Fra i servi del Signore coloro che maggiormente temono Allah sono gli eruditi".
Dobbiamo ammettere che oggi alcuni fra i più grandi personaggi di spicco della cultura mondiale come Clemente Turez, Bocaille Morris, Roger Grandy e altri ancora hanno abbracciato e quindi riconosciuto l' islamica come loro religione.
Naturalmente tra loro non fa eccezione l'autore di alcuni dei capolavori assoluti della letteratura mondiale.
All'età di 82 anni Tolstoj lasciò la casa natale, nido caldo e accogliente dove aveva vissuto i più bei monti della sua vita insieme alla sua amata famiglia. Egli aveva deciso di dedicarsi completamente alla religione islamica.
Nella fredda mattina del 7 novembre (20 novembre secondo il calendario giuliano), dell'anno 1910, Tolstoj si mise in viaggio con il treno, accompagnato dal suo medico di fiduccia, in direzione di Istanbul, con l'intento di indagare da vicino quella che lui con piena fiducia reputava l'ultima, magnifica e perfetta delle religioni, l'Islam, alla ricerca del senso della vita e di Dio Onnipotente. Durante il viaggio, a causa del freddo e della vecchiaia, lo scrittore ben presto si ammalò gravemente di polmonite e non poté proseguire oltre alla stazione ferroviaria di Astapovo, dove esalò l'ultimo respiro(volendo Dio illuminato dalla fede islamica).La cosa deprimente in tutto ciò è il fatto che in molti paesi europei-occidentali come anche l'Italia vi siano molte censure riguardanti la storia e le biografie di famosi autori e personaggi di spicco che nel corso della storia culturale europea hanno elogiato o "peggio"ancora (secondo gli storici e critici europei) hanno abbracciato l'islam come loro credo e lo hanno scelto come filosofia di vita.
Se in gran parte dei pesi d'Europa(vedi l'Inghilterra, la Germania, l'Olanda, la Danimarca, la Norvegia, la Svezia, la Francia ecc.) si sta cercando di dare all'islam il posto che le spetta di diritto nella storia europea per aver contribuito alla civilizzazione e modernizzazione della deprimente Europa del periodo medievale. Quanti anni dovranno ancora passare in Italia affinché venga dignitosamente in maniera oggettiva e obbiettiva riservato all'Islam il rispetto per aver contribuito alla promozione e allo sviluppo della ricerca scientifica, letteraria e culturale in quegli 800 anni in cui l'Europa era caduta in una evidente blasfemia contaminando il cristianesimo con le credenze pagane lasciandosi quindi andare alla deriva credendo ingenuamente che il mondo fosse giunto al suo termine?
Quand'è dunque che verrà pubblicata questa parte della biografia di
Lev Tolstoj che per anni è stata omessa dai libri di letteratura?
La realtà è che purtroppo l'Italia ancora non ha superato gli anni bui e tristi del pensiero arcaico-miserabile, vigliaccamente anti-islamico propagandato dal papa e dalla chiesa del periodo medievale.
Io credo che sia giunta l'ora che la classe intellettuale italiana prenda per mano l'intero paese per uscire da i soliti luoghi comuni ottusi che la pongono agli ultimi posti non solo in Europa ma addirittura nel resto del mondo sia per la promozione della cultura e che per la libertà di stampa.
(Tofik Freedom)


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