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giovedì 12 maggio 2016

"Il lavoro rende l'uomosimile alla bestia".

"IL LAVORO RENDE L'UOMO SIMILE ALLA BESTIA".

Siamo arrivati a un tal grado di imbecillità, da considerare il lavoro non solo come onorevole, ma persino come sacro, mentre non è che una triste necessità.
Questo meccanismo delle otto ore di lavoro ogni giorno, produce da sempre tensioni sociali, nevrosi, depressioni, malattie e soprattutto la sensazione precisa di perdere per sempre l’occasione della vita.
Non siamo nati per lavorare incessantemente, carichi di rabbia, senza fermarci mai, con la sensazione che ci manchi qualcosa, come se avessimo buttato via la nostra vita, mentre ci affrettiamo verso la morte in preda a un senso di inadeguatezza.
Non serve a niente essere vivi, se bisogna lavorare.

(TOFIK "FREEDOM" CELHAKA)