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domenica 28 luglio 2013

Il Paradiso

"Bi-smi'llāhi al-Rahmāni al-Rahīmi" (بسمالله الرحمن الرحيم)(In nome di Dio, Clemente, Misericordioso)

Solitamente quando si affronta nella khutba il tema del paradiso si parla delle ricompense che Allah l'Altissimo ha in serbo per i sui devoti servitori. Allora ecco che si parla delle huirie, delle case , dei palazzi , dei giardini, dei fiumi di miele e di latte e via dicendo,riservate ai pii credenti che seguono la retta via del Misericordioso e si preservano dai peccati. Insomma parliamoci chiaramente quando si parla del paradiso si parla delle ricompense in esso che hanno tutto di quella materia che è presente nel mondo materiale ma che non ci siamo permessi di avere o semplicemente non ci era destinato avere,ma che abbiamo avuto la possibilità di vedere di conseguenza ambire e desiderare. Ecco perché oggi con voi(con il permesso del Compassionevole) vorrei vedere e analizzare il paradiso da un'ottica tutta differente.
Partiamo dicendo che l'immaginazione è la percezione primaria che si ha di un determinato elemento, cosa o essenza. E la visione sensibile invece èil perfezionamento della percezione dell'immaginazione ed è il massimo svelamento.
L'anima, fintanto che rimane velata dagli impedimenti del corpo, dalle passioni e da tutti gli attributi umani che la dominano, non giunge alla contemplazione e all'incontro con gli oggetti della conoscenza che sfuggono all'immaginazione. Quindi di conseguenza non giunge alla contemplazione di Dio(Allah).

Quando con la morte il velo è sollevato, l'anima rimane macchiata dalle impurità di questo mondo; non ne è del tutto esente, anche se esse ammettono differenze di grado. Certe anime hanno visto accumularsi in esse ogni sorta di impurità e ruggine. Sono diventate come lo specchio del quale si è deteriorato il materiale, per il lungo accumularsi delle impurità, e non accettano restauro o nettatura.Questi sono coloro che saranno separati da un velo dal loro Signore sempre e per sempre – Noi cerchiamo rifugio presso Dio(Allah) da questo!

Altre anime saranno esposte al Fuoco che allontanerà da loro le impurità con le quali si sono insozzate. La durata di questo passaggio all'inferno sarà proporzionale al bisogno di essere purificate. La durata minima corrisponderà ad lieve battito di ciglia– per i veri credenti; la durata massima – così come riporta la Tradizione; “settemila anni”. Dio(Allah) non ha reso noto a nessuna delle Sue creature questo intervallo di tempo oscuro,che averà dopo il giorno della Resurrezione, che è anche esso ignoto – solo allora Dio si occuperà di purificare le anime e di mondarle dalle impurità, in modo che niente, neanche un granello di polvere si poserà sul loro volto, poiché in quello si rivelerà il Vero – Gloria a lui, l'Altissimo! Allora Dio si rivelerà con chiarezza e lo svelamento della Sua rivelazione, in rapporto a ciò che il servitore sapeva, sarà comparabile alla chiarezza dello specchio in rapporto a ciò che il servitore aveva conosciuto con la sola immaginazione. Questa contemplazione si chiama visione. Dunque la visone adesso è reale.

Quindi la quantità e qualità divisione dell'Altissimo nell'aldilà è proporzionabile alla quantità e qualità di conoscenza che hai avuto del tuo Signore quando eri invita. Lo svelamento della luce del Signore ai sui servi è in diversi gradi che derivano dai gradi di conoscenza che essi hanno del loro Signore in vita. A ciò si riferisce la parola dell'Altissimo:“Correrà la loro Luce avanti a loro e alle loro destre e diranno:Signore! Perfeziona a noi la nostra luce”(66,8). La pienezza della loro luce, infatti, non avrà altro effetto che aumentare lo svelamento. E' per questo che, soli, perverranno nella vita futura,al gradino della visione e della contemplazione, coloro che in questo mondo sono stati degli iniziati. Poiché la conoscenza è il seme che nell'Aldilà si trasforma in contemplazione, come il nocciolo di dattero si trasforma in albero e il seme in raccolto, chi non ha nocciolo nella sua terra come potrà ottenere una palma? Chi non coltiva il seme, come potrà mietere il raccolto? E così, chi non conosce Dio(Allah) in questo mondo, come potrà vederLo nell'Aldilà?
Tuttavia, giacché la conoscenza posa su gradini differenziati,anche la rivelazione poserà su gradini differenziati. Il differenziarsi della rivelazione, inoltre, sarà in rapporto alla differenza delle conoscenze, come la diversità delle piante è in rapporto alla diversità del seme. Esse si differenziano senza dubbio per la loro grossezza o minutezza, bellezza, forza e fragilità. A questo proposito il Profeta (s.a.w.s.) disse: “ Dio si manifesta agli uomini comunemente, ma ad Abu Bakr particolarmente”.
Non si deve credere che oltre ad Abu Bakr non vi sia chi ha trovato, nel piacere della visione e della contemplazione, ciò che vi ha trovato Abu Bakr. Vi avrà però trovato solo il decimo di un decimo, se la sua conoscenza in questo mondo è stata il decimo di un decimo.Poiché egli è stato preferito da Dio agli altri uomini per un motivo recondito, ha preso dimora nel suo petto il favore di una rivelazione che senza dubbio lo ha reso unico. Così vi saranno nell'Aldilà certuni che preferiranno il piacere della visione del volto di Dio al godimento del paradiso, dato che questo godimento rinvia al mangiare e al coito. Questo è lo stato di coloro che in questo mondo hanno prediletto il piacere della scienza, della conoscenza e dell'essere edotti sui segreti della Signoria, piuttosto che del piacere del coito, del mangiare e del bere.

Tutti gli altri uomini, invece, sono occupati in questo! Per questo motivo,quando fu chiesto a Rabi'a che cosa pensasse del paradiso, ella rispose: “Prima il vicino, poi la casa!”. Sottolineava così che nel suo cuore non vi era interessamento per il paradiso, ma per il Signore del paradiso!
Chi non conosce Dio in questo mondo, non potrà vedrLo nell'Aldilà!

Chi non trova il piacere della conoscenza di Dio (Allah) in questo mondo, non troverà il piacere di vedere Dio nell'Aldilà! L'uomo non resusciterà se non con quanto è morto; ne muore se non con quanto ha visto e la conoscenza che lo accompagnerà sarà ciò di cui godrà, niente di più.
Il godimento del paradiso, dunque sarà proporzionale all'amore per Dio(Allah) e l'amore per Dio sarà proporzionale alla conoscenza di Lui.
Certo, il paradiso è luogo di godimento per i sensi! Quanto al cuore, il suo piacere sta nell'incontro con Dio, niente altro!
Fra gli uomini, avrà uno stato maggiore di beatitudine nell'Aldilà colui che avrà amato di più Dio in terra, e avrà un maggiore conoscenza dello svelamento del volto di Dio colui che avrà avuto più conoscenza di Dio in vita.
Quindi preghiamo Allah l'Altissimo di accrescere in noi il desiderio della conoscenza della Sua immensità e allontanare da noi l'ignoranza, poiché l'ignoranza e l'incoscienza sono il vivaio d'ogni scelleratezza, mentre la scienza e la conoscenza sono il fondamento d'ogni felicità.

Per concludere vi lascio con questa bellissima poesia di Abu HamidAl-Gazali:

Io non l'ho servito per paura del Suo inferno,
né per amore del Suo paradiso,
poiché sarei come il servo malvagio,
ma io l'ho servito per amore di Lui e desiderio di Lui !”.

BarakAllauh fikum a tutti voi!

(Tofik Freedom)

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