"Bi-smi
'llāhi al-Rahmāni al-Rahīmi" (بسم
الله الرحمن الرحيم )
(In nome di Dio, Clemente, Misericordioso)
Quello
che cercherò di fare per trattare ed esplicare nel modo più
semplice e migliore possibile questo tema che tocca da vicino tutti i
musulmani che vivono in questo continente, è di suddividere la mia
argomentazione in due parti. Nella prima parte proverò a presentare
in maniera semplice e oggettiva la effettiva situazione sociale e
politica dei musulmani in Europa. Nella seconda parte, invece,
proverò a dare la mia opinione per migliorare secondo il mio punto
di vista la nostra vita nel contesto Europeo.
Molto spesso nei media, nei testi scolastici, nelle
propagande politiche, sentiamo spesso parlare della nuova presenza
musulmana in Europa, di cui abbiamo testimonianza dalla fine della
seconda guerra mondiale. Dimenticandosi così la vecchia presenza dei
musulmani in Europa che risale al Medioevo. E' molto importante che
ciò venga ricordato ai giovani europei, poiché la costruzione di
questa identità europea di cui si parla tanto si deve anche
all'ingente contributo che è derivato dai filosofi, scienziati e
pensatori musulmani durante quella fase di profondo sonno culturale
in cui era caduta l'Europa medievale. Per molti anni i musulmani di
prima generazione hanno condotto una vita quasi isolata dettata dalla
loro scelta di vivere nelle periferie e trovandosi a vivere una vita
sociale in parallelo alla popolazione locale, ne è comportato così
una ghettizzazione dei musulmani. Ma con l'avvento della seconda,
della terza e le successive generazioni la loro esposizione o meglio
la loro visibilità si è intensificata. Infatti si assiste a
fratelli, e sorelle con l' Hijab, nelle più svariate sfere sociali,
tutto ciò ha fatto insorgere nelle comunità autoctone la paura. Le
cifre sono quasi “preoccupanti”, perché il numero dei musulmani
sta crescendo ed anche molto in fretta. Un altro punto che viene
percepito come un problema dagli europei è l'immigrazione, infatti
molti immigrati che provengono dal continente Africano sono di credo
islamico, tutto ciò viene visto come una minaccia o peggio ancora
come un invasione di musulmani. L' ultimo fattore che preoccupa molto
più dei due precedenti è il terrorismo.
Il terrorismo è reale, nessuno lo mette in dubbio.
Questo punto è tuttavia legato ai primi due già citati, la
visibilità e l'immigrazione, nel generare un'immotivata sfiducia. E
per questi motivi che sempre più spesso si sentono in giro frasi o
affermazioni del tipo che, questi musulmani sono un problema perché
sono ovunque. Si vedono da per tutto. Riassumendo brevemente le cause
e/o i problemi che producono la cosi detta islamofobia negli europei
ed in Occidente, noteremo che sono principalmente tre. Il primo
problema è la visibilità. Il secondo, l'immigrazione. Il terzo è
il terrorismo. Esponendo tutti questi problemi i media, i vari
governi e le diverse èlite intellettuali non fanno altro che
alimentare la sifiduccia. La gente così spaventata si lascia guidare
alla cieca da partiti e ideologie di estrema destra e quindi si
genera una serie di deformazioni della reale situazione sociale.
Infatti nei Tg e nella carta stampata si risaltano fatti di cronaca
aventi come protagonisti i musulmani. Tutto ciò è davvero
opprimente per noi musulmani(dalla seconda generazione in poi) poiché
non cii permette di vivere a pieno la nostra integrazione. Infatti
sempre più spesso noi giovani musulmani ci troviamo a vivere una
sorta di conflitto di identità a cui naturalmente contribuiscono
tutti i diversi fattori sopracitati e sopratutto la percezione che
gli europei hanno di noi. In Francia e Inghilterra dove vi sono la
terza, la quarta, e la quinta generazione i musulmani non vengono
percepiti come europei. Tuttora, è come se parlassimo di persone che
da fuori si sono introdotte nel contesto francese e/o inglese. Quindi
si sentono spesso definizioni del tipo “inglese con trascorsi da
immigrato”, oppure “francese con trascorsi da immigrato”. Se
dopo quattro generazioni si aggiunge “con trascorsi da immigrato”,
ci dobbiamo chiedere quante altre generazioni servono in realtà per
diventare un vero cittadino. In fin dei conti siamo tutti immigrati
in Europa, é un continente di immigrazioni. Di norma, alla seconda
generazione una persona è definita cittadina di un determinato
Paese.
Una domanda che spesso poniamo a noi stessi è se siamo
musulmani che abitano in Europa oppure siamo musulmani europei. Ora
vorrei con la risposta a questo quesito iniziare la seconda parte del
tema dando una soluzione per tutti noi musulmani.
Effettivamente tutti noi musulmani di seconda, di terza generazione in poi, siamo a tutti gli effetti musulmani europei. Per esempio io sono un musulmano europeo, nato e cresciuto in Europa.
Effettivamente tutti noi musulmani di seconda, di terza generazione in poi, siamo a tutti gli effetti musulmani europei. Per esempio io sono un musulmano europeo, nato e cresciuto in Europa.
E' davvero importante capire questa differenza.
Significa che sono di religione musulmana, di cultura europea, e di
nazionalità albanese. Tuttavia in un Paese come l'Italia, le
tematiche di cittadinanza e identità sono nuove. L'Italia si trova
ora ad affrontare tematiche nuove, derivanti da nuove esperienze, che
sono già state vissute da latri Paesi, ad esempio dalla Francia
quindici o venti anni fa. Posso dire di sentirmi a casa in Europa, ma
il senso di appartenenza non è dato solo dal rispetto delle leggi.
Dovrebbe essere nutrito dalla reale sensazione di sentirsi a casa.
Questa è l'integrazione psicologica, necessaria tanto quanto
l'integrazione legale o sociale, che dovrebbe essere tenuta in alta
considerazione. L'integrazione è strettamente legata anche
all'istruzione. C'è la necessità di attuare riforme nell'istruzione
in Occidente. Ma penso che per l'Europa e l'occidente in generale sia
difficile mettersi in discussione sotto tutti i punti di vista,
sopratutto quando il confronto li mette davanti all'islam. Vorrei
puntualizzare che in futuro dovremmo passare oltre questa ossessione
per l'integrazione, verso il più alto livello di integrazione
stessa: il contributo. Dopo quattro generazioni di persone che si
sono rivolte ai musulmani dicendo che si devono integrare; ora
abbiamo persone in Francia, Inghilterra ecc. che affermano di averne
abbastanza di queste espressioni. In quanto sono già integrati,
poiché quello(Inghilterra, Francia...) è già il loro Paese. Il
fatto è che la mania di chiedere di integrarsi è più legata alla
loro(europei) percezione che alla situazione reale dei musulmani. Noi
musulmani siamo integrati nel mondo reale, ma non nella mente degli
europei, in quanto essi hanno difficoltà ad integraci nel loro
paesaggio intellettuale.
Per concludere, vorrei esaminare tutto ciò che i cittadini musulmani e la società nel suo insieme devono intraprendere per poter creare un futuro migliore, tutti insieme in Europa, Occidente, ecc. Secondo me tutte le comunità musulmane dovrebbero intraprendere un approccio riformista per trovare nuove risposte a nuove sfide, rendendosi conto che è possibile vivere in Europa rispettando le leggi... rimanendo allo stesso tempo fedeli ai principi dell'Islam. Non c'è possibilità di progredire se non cerchiamo di promuovere e intraprendere nuove soluzioni. Ma ora dobbiamo essere in grado di dire, in qualità di musulmani europei: “Non sarò meno musulmano per il fatto di essere più europeo, e non sarò meno europeo per il fatto di essere musulmano. Posso essere entrambi, devo essere fedele ai miei principi dell'Islam e trovare nuove risposte alle nuove sfide che affrontiamo oggi”. Dobbiamo per ciò tenere presente il contesto.
Per concludere, vorrei esaminare tutto ciò che i cittadini musulmani e la società nel suo insieme devono intraprendere per poter creare un futuro migliore, tutti insieme in Europa, Occidente, ecc. Secondo me tutte le comunità musulmane dovrebbero intraprendere un approccio riformista per trovare nuove risposte a nuove sfide, rendendosi conto che è possibile vivere in Europa rispettando le leggi... rimanendo allo stesso tempo fedeli ai principi dell'Islam. Non c'è possibilità di progredire se non cerchiamo di promuovere e intraprendere nuove soluzioni. Ma ora dobbiamo essere in grado di dire, in qualità di musulmani europei: “Non sarò meno musulmano per il fatto di essere più europeo, e non sarò meno europeo per il fatto di essere musulmano. Posso essere entrambi, devo essere fedele ai miei principi dell'Islam e trovare nuove risposte alle nuove sfide che affrontiamo oggi”. Dobbiamo per ciò tenere presente il contesto.
Il concetto chiave, per ciascuno di noi, e la
cittadinanza. Dobbiamo interiorizzare il fatto che abbiamo piena
cittadinanza, e non dobbiamo essere ossessionati dalla faccenda di
considerarci come una minoranza. In quanto cittadino non posso essere
messo tra la minoranza, faccio parte della società, e ne faccio
parte dando contributi positivi. Devo rifiutare di essere
categorizzato “solo” come musulmano, per poter poi davvero
affermare “sono un cittadino”.
Il fatto che sappiamo che tutti i cittadini condividono valori comuni, è un terreno comune su cui costruire un futuro migliore. Penso che sia fondamentale per cristiani, ebrei, musulmani ecc. incontrarsi, comprendere e rispettare le differenze esistenti tra i valori di ciascuno, ma usando l'etica e i valori comuni per lavorare insieme. La mia proposta per un nuovo futuro insieme partendo già dal presente è la creazione di un nuovo “noi”. Quando dico “noi”, intendo tutte le persone che hanno un senso di cittadinanza, un senso dei valori comuni, e che sanno che insieme possiamo fare grandi cose. Ma costruire questo nuovo “noi”, invece di alimentare una mentalità da minoranza, o la sensazione di un “noi contro voi” significa arrivare ad ottenere la nostra comune cittadinanza, i nostri valori comuni, e il nostro futuro comune. Dobbiamo iniziare gettando le fondamenta di questa fiducia a livello locale. Ci troviamo ora di fronte ad uno stato di paura, e dobbiamo lavorare per farlo svanire, e avviare la rivoluzione della fiducia. Tutto ciò potrebbe essere fatto, e viene attualmente fatto a livello locale, nelle nostre città in Europa, e penso che questo sarà il futuro.
(TofikFreedom)
Il fatto che sappiamo che tutti i cittadini condividono valori comuni, è un terreno comune su cui costruire un futuro migliore. Penso che sia fondamentale per cristiani, ebrei, musulmani ecc. incontrarsi, comprendere e rispettare le differenze esistenti tra i valori di ciascuno, ma usando l'etica e i valori comuni per lavorare insieme. La mia proposta per un nuovo futuro insieme partendo già dal presente è la creazione di un nuovo “noi”. Quando dico “noi”, intendo tutte le persone che hanno un senso di cittadinanza, un senso dei valori comuni, e che sanno che insieme possiamo fare grandi cose. Ma costruire questo nuovo “noi”, invece di alimentare una mentalità da minoranza, o la sensazione di un “noi contro voi” significa arrivare ad ottenere la nostra comune cittadinanza, i nostri valori comuni, e il nostro futuro comune. Dobbiamo iniziare gettando le fondamenta di questa fiducia a livello locale. Ci troviamo ora di fronte ad uno stato di paura, e dobbiamo lavorare per farlo svanire, e avviare la rivoluzione della fiducia. Tutto ciò potrebbe essere fatto, e viene attualmente fatto a livello locale, nelle nostre città in Europa, e penso che questo sarà il futuro.
(TofikFreedom)
